Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2025

Strappiamo erbacce

Immagine
Domani mattina, andrò a trovare mia mamma e mio papà al Verano. Lo faccio ogni anno e mi porto dietro i crisantemi, un vaso fiorito di corolle bianche e anche alcuni sciolti da mettere nei cilindri di metallo che fanno della tomba di famiglia  una ordinata bellezza. Prendo il 71, quando ancora il mattino è in boccio e le ombre, appena risalite sul terrazzo dell'universo, scrutandoci, attendono la sera. Ho con me anche un paio di guanti di gomma, uno scopino, uno straccetto per togliere le foglie, nettare il marmo e far ritornar nel cosmo il caos in cui è precipitato dopo più o meno un anno l'ultimo indirizzo dei miei genitori. Sull'ultima frontiera, lo so, oramai ci sono io e figli e nipoti oramai adulti e alcuni anche già genitori. Ma la memoria accesa mi riporta l'immagine di mia madre, bellissima, giovane, con il suo bel foulard di seta allacciato sotto il mento, che mi chiama da lontano "Betta, Betta!". Per lei ero Betta, per mio padre, a volte, Bettina. L...

Era tutto il contrario

Immagine
Color castagno, i tasti in sbiadita tinta avorio e ritto contro il muro, sta, oramai muto da anni, il mio vecchio pianoforte inglese. L'ebbi da mio padre che lo comprò di seconda mano dai genitori della mia amica Bea. Lei aveva già smesso di suonare e cominciai io. Al martedì pomeriggio (o era di venerdì) eccomi all'Istituto domenicano di San Sisto Vecchio che apriva il portone antico, bocca di drago, sulla passeggiata archeologica. Entravo e il vociare delle bambine in attesa di chi le riaccompagnasse a casa mi arrivava addosso come una folata d'allegria. I grembiulini bianchi in agitazione, tante gambette nude saltavano la corda, altre impegnate nel gioco della campana disegnata con un gessetto bianco nell'impiantito del cortile. Loro giocavano e io entravo da Suor Maria Grazia, rotonda, morbida come un pan di farina, mi abbracciava tutta e poi a sedere per la sonatina. Ogni anno se n'imparava una differente e si tornava così a casa, soddisfatti, con le dita elast...

Ognuna per il proprio cammino

Immagine
Bennibag fiori d'oro, si ricomincia nel laboratorio bebabou. Me ne stavo con mia sorella in un baretto trasteverino mentre fuori la corrente umana  e cosmopolita di Porta Portese comperava e vendeva nel bel sole d'ottobre quando, alzando lo sguardo, mi rivedo davanti il Mater Dei nella persona di una certa compagna dallo sguardo spagnolo che, nei miei anni verdi, non contavo tra le amiche e neppure oggi dopo tanti anni. La simpatia, per dirla tutta, la provo perché nel vederla eccomi di nuovo bambina, in divisa estiva o invernale, su e giù per le scale arrotolate sull'asse marmoreo della mia scuola  in Piazza di Spagna, tornata viva viva. Come in un sogno a occhi spalancati. Ci siamo fatte un cenno e un sorriso da lontano perché il Mater Dei non c'è più e anche se so che esiste un gruppo virtuale  via cellulare, io ho preferito non farne parte. In fondo alcune che mi erano amiche non lo sono più, la mia ex compagna di banco, potrei sentirla lei e io soltanto, un'alt...

Cuore in alto, cuori in fiamme

Immagine
Oh caro Andrea! Proprio ieri mi è arrivata una mail diritta diritta da Capo Coda Cavallo (sospiro, Sardegna mia...) ed è di Andrea B. che lì gestisce un bel ristorante panoramico e che mi scrive " Buongiorno benedetta , prima di tutto ti volevo ringraziare x il libro , mi è piaciuto tantissimo, ho ordinato anche l’altro  , Grazie" Il libro che gli è piaciuto è Cuoresardo https://bookabook.it/libro/cuoresardo/  E "l'altro" è, naturalmente, Dormi Cecilia che proprio ieri è arrivato all'85 per cento delle prenotazioni. Quindi ne mancano solamente 31 per toccare l'altra riva e diventar libro di carta in pagine e copertina. Mancano ancora 59 giorni per arrivare... Avanti, metto il cuore in un palloncino rosso e lo faccio volar alto nel cielo turchino! Per prenotare una copia di Dormi Cecilia ecco il link:  https://bookabook.it/libro/dormi-cecilia/  

In fondo ce la siamo cavata

Immagine
il fiume andando verso Poerta Portese... Oh com'è allegra e colorata Porta Portese che splende di luce in questa domenica mattina tutta nuova, lavata nella notte dagli angeli celesti! Sì, una domenica speciale, per me, perché al mercato romano sono andata con i miei fratelli, i due che mi sono più vicini per età e che, uno in particolare, non vedevo da un anno, essendo lui oramai abitante di un Paese lontano dove ci sono più pappagalli che passeri. Giriamo e snasiamo, insieme, tra i banchi. E in quello del napoletano che riempie due tavolacci di cianfrusaglie e cosine e cosette, trovo una ballerina sulle punte con le braccine rotonde sul capo e un visetto di stella che m'innamora. La prendo. Mio fratello è a caccia di soldatini atlantic e li trova poco dopo sul fronte, diciamo così, occidentale del mercato. Mia sorella, che sa trovar oro nel fiume di roba, se ne sta d'un canto e dichiara di aver già la casa piena di cose e quindi sarà per un'altra volta. Seduti al bar, ...

Milano, Micani

Immagine
C'è a Milano, alla domenica mattina, un bel mercato rionale che s'adagia, in bancarelle che han sul capo bianchi fazzoletti, lungo il dorso della via Pagano. Ci vado dopo la Messa alle Grazie a curiosare sul tavolaccio di un ciribigattolaio dal volto ossuto e rugoso che a volte mi saluta e altre no, dipende dal suo umore. Ho trovato la bic d'argento che cercavo, un macinino un poco sgarrupato, delle posate inox con i ghirigori fioriti che s'usavano ai tempi di mia madre e anche un poco miei. Passo poi dal panettiere ciarliero che alle undici ha già esaurito la sua scorta perché quel pane suo, puglie se, lo vengono a prendere dai quattro capi milanesi e quindi, a far tardi, ci s'acconenta della focaccia che, quella sì, resta sul bancone. I veditori di frutta e verdura sono tutti levantini e, per un'avventura un po' così che terrò cucita in bocca, ho deciso di non andarci più anche se la merce, arance, broccoli romani, uva pizzutella, splendono in sgargianti c...

La verità rende liberi (felici) e soli

Immagine
  Mi sveglio nel cuore della notte e, dopo aver liberato la lavastoviglie e rimesso al loro bel posticino piatti, posate e bicchieri, ben puliti e ancora caldi di vapore, penso a me da piccola e al mio osservare il mondo  intorno a me con uno strano broncio e due occhi appuntiti che, a ben pensarci, non erano di bimba, ma riflessi della vera vita invisibile ai più. Dicevo ad alta voce e mi ripetevo sempre nel silenzio d'oro mio, al guardare il mondo attorno a me, "non è così". E quel non è così, tanto piccino e semplice, ora m'appare in tutta la sua immensa verità. E so che quella bambina, che è ancora in me, vedeva  già lì dove gli altri han gli occhi chiusi ed è per questo, credo, che, ai quarant'anni, tutto è mutato nella mia vita e le cataratte sono cadute a terra... La verità, ora lo so, rende liberi e soli. E nel cuore mio pieno di pace divina si stende il pianto per chi, a occhi chiusi, pensa di vederci bene e procede nelle tenebre, pensando di viver nella ...

Le rose profumate di Cecilia

Immagine
I segnalibri "giochiamo alle bambole" vanno a ruba... Quasi un mese di raccolta preordini per "Dormi Cecilia"  e ancora è ben distante la sponda dove brillano le lucine del traguardo. La mia Cecilia, che pure in un mese ha raccolto più di cento adesioni e ringrazio tutti quelli che mi hanno dato fiducia con una riverenza, è ancora nel mare blu,  ferma tra gli affioranti invisibili. Avanti, dunque, con pazienza e se sono rose profumate fioriranno...

Telma, Ennio e il Motocross

Immagine
Io, nella Cinquecento rosa di Grazia a Budoni Trascorsi a Lisbona, a casa di Vovodina, due mesi d'estate per immergermi tutta nel mondo a spirale di Fernando Pessoa. Al mattino, molto presto, ero già all'Università per il corso di portoghese e al pomeriggio, dopo aver mangiato alla mensa, in biblioteca, a studiare. A spezzare la routine, come un vento forte di ponente che irrompe durante una bonaccia, arrivò Telma. Era biondissima, giornalista di motociclismo e un maschiaccio nei modi schietti. Giovane giovane aveva sposato uno svedese bello come Odino ed era partita con lui per Stoccolma. Ma il cielo era sempre grigio, lassù dove abita una mia lontana cugina, il freddo le intorpidiva mente e dita dei piedi e così, con l'amore ancora acceso tra i due, decisero di lasciarsi  in buon accordo e lei ritornò a Lisbona dove il firmamento è sempre azzurro e vi cavalcano allegre le nuvole in viaggio verso l'Oceano per giungere in Brasile... Partimmo per una gara di motocross ve...

Con Cecilia, missione purezza

Immagine
La mia missione: ridar voce alla purezza nel mondo a testa in giù, e immerso nel caos in cui viviamo. Film e libri sono pieni di sangue, di violenza, di orrore (io non riesco a leggerli- i libri - o a guardali (i film). Ogni giorno respiriamo il fumo tossico dell'emergenza e della malvagità, mentre il male si è vestito da bene. I cuori sono induriti, l'innocenza calpestata e nella contraddizione continua che s'ammannisce nei media si procede a passi incerti, storditi da tanta nebbia interiore. Cerchiamo una terra nuova, un respiro di sollievo, un luogo pulito dove riposare. Il cuore immacolato ci chiama! Per aiutarmi puoi prenotare una copia di "Dormi Cecilia, in crowd funding su bookabook. Più di un libro, più di una storia. Cecilia Mazenta, sine macula. https://bookabook.it/libro/dormi-cecilia/

Dormi Cecilia ha girato la prima boa

Immagine
"Dormi Cecilia" ha superato quota cento in prenotazioni e ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato a raggiungere il traguardo e Carla in particolare, amica di sempre. E ora un poco di lei, di Cecilia. Il mistero di Cecilia Mazenta, sepolta alle Grazie, lì dove Ludovico il Moro aveva voluto  seppellire la sua amatissima sposa Beatrice d'Este, morta giovanissima di parto, mi ha subito incuriosita Così sono partita, sulle sue piccole orme per un viaggio letterario che mi ha portato più in là ancora e, perduta come sono nel mondo invisibile, lì l'ho inseguita per capire il suo segreto.  E lei me lo ha bisbigliato all'orecchio, narrandomi la sua storia immaginaria e io ho scritto.  Ed è nato il mio libro.

Un due tre, bookabook

Immagine
I corbezzoli, "lu lioni", splendono di autunnale incanto in questo ottobre appena cominciato e chiudo casa e torno a Roma, salutando la bellezza che stamane m'ha svegliato dipingendo di rosa il mare e d'arancio il cielo. Intanto "Dormi Cecilia"   https://bookabook.it/libro/dormi-cecilia/ veleggia verso la sua meta e dico grazie all'amica milanese Andreina che ha preso la sua copia, come promesso, e che, come me, spera nel buon esito del mio terzo tempo con bookabook. Un grazie e un augurio al piccolo gruppo di autori bookabook dove sono, da ieri sera, tra gli ospiti. Tanti nomi, tanti titoli e uno per uno li studierò per benino... oh presto scriverò ancora  per "I libri degli altri" dove sono solita parlar degli infiniti libri che ho letto e amato fin da quando, bambina, tre volte di seguito lessi e amai "Marigold" di Lucy Maud Montgomery, un classico che vi raccomando per imparare a guardare il mondo con gli occhi silenti dell'a...

Su angelici passi

Immagine
A un certo punto della mia vita, più o meno a quarant'anni, quando mi pareva che tutt'intorno a me e dentro sprofondasse nel buio (perduto il lavoro, perduto mio padre, disoccupato anche il marito), sono stata presa per mano, incendiata d'amore e, in dieci anni di spasimo e di notte oscura, purificazione, silenzio, preghiera e umiltà, sono rinata, su angelici passi, tutta nuova, nella luce del Signore. La paura era tanta, ignota la meta. Ho avuto fede e avanti. Il mio piede ora è saldo, il mio passo sicuro e mi par di vedere, di tra gli inganni del mondo, il tranello che si nasconde dietro l'apparente bellezza, la mela marcia che si cela al rovescio del bel quarto roseo e maturo. Il mio lungo viaggio spirituale è stato  ricco di incontri, veri e invisibili, come quello con le due Sante di cui ho scritto nel mio piccolo libro intitolato "C'ero una volta" che una simpatica lettrice, su Amazon, ha definito "scaccianoia" (grazie Simo, che non conosco...