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Visualizzazione dei post con l'etichetta Romaamor

Romaamor e Roma e basta

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Cammino svelta lungo la Via Nazionale. Non ho una meta e cammino solo per camminare, sgranchirmi le gambe, scuotermi dall'immobilità. Così sì cammino in attesa che giunga l'ora del mio appuntamento con la L. Oh dove vado? Giusto, in libreria! Ed eccomi al Libraccio, che si chiamava un tempo Ibs e prima ancora Mel Bookstore, ed è a un passo da Piazza della Repubblica. Entro, circospetta, mentre osservo la montagna di libri, concorrenti ben più forzuti del mio gracile Romaamor. appena uscito che pure piace a chi lo ha letto... Va bene, penso, i miei libri non ci sono, figuriamoci un poco, e infatti è così perché alla lettera "D" nulla c'è, e allora, penso: faccio finta di essere una lettrice disinteressata (che ha però letto e amato i classici, tutti) e vediamo che cosa succede. Cammino tra le pile di carta e apro ogni volume a pagina uno per vedere se l'incipit m'alletta e poi a pagina settanta per vedere l'effetto che mi fa. Ogni volta rimetto il libro...

Romaamor al De Merode

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https://bookabook.it/libro/romaamor/ Dal Brasile una bella notizia (e molto tenera, per me): Romaamor è nella chat di una classe del San Giuseppe De Merode, la scuola maschile che guardava in viso il Mater Dei. Ripropongo qui, tratto dal mio blog (ora chiuso) "Storie tragicomiche della mia infanzia" un piccolo post dedicato a quei ragazzi che mi innamorarono un poco tutti quanti, chi per una cosa chi per l'altra e che, a volte, popolarono i miei sogni di ragazza. Loro col vespone, il piumone, gli occhiali a specchio. Me li ricordo tutti quanti e di tutti potrei dire il nome, il cognome e come portavano i capelli. E molti di loro, al sabato pomeriggio, venivano in Via B. a giocare a pallone invitti da mio fratello Marco. In apnea, chiudete gli occhi, siamo nel millenovecento e forse ottanta qualcosa... giù, con la mia penna nella bella Romaamor di quei tempi oramai lontani, ma vivi nella memoria di molti: Al pomeriggio del sabato, il praticello della villa romana che era u...

Romaamor, quando arriverà?

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In via Clementina, ieri... Il cielo, lo immagino stellato, ma (sospiro) non lo vedo qui dalla finestrella di Roma (la mia pur Romaamor) che guarda sulla silente via del Boschetto. Ah i giorni sardi quando, dalla porticina della cucina, uscivo proprio a quest'ora di quiete in veranda e accompagnata dal piccolo Tigre che mi saltellava intorno, lo sguardo volava al firmamento lassù e m'abbracciava la notte trapunta di piccoli lumi, gli occhietti di Dio. La morbida coda di Tigre disegnava i suoi otto affettuosi, attorcigliandosi intorno alle gambe ed ero lì, sola a sola,  nella vita vera. Respiro. Patapunfete giù per terra. Per spiegare a chi leggerà il percome "Romaamor", in forma di libro di carta, non è arrivato (neppure a me che l'ho scritto). E qui copio e incollo quel che mi ha risposto l'editore al mio punto interrogativo.    Buongiorno Benedetta, La spedizione delle copie della tua Campagna Sono state messe in giacenza da poste invece che consegnate al mag...

Ecco Romaamor, buon viaggio Romaamor!

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Ecco, Romaamor è diventato un libro, pubblicato, e la copertina è una bimba a tu per tu con San Michele Arcangelo, e il cuore nel fiume romano, mentre s'accendono le luci della sera della mia vita... https://bookabook.it/libro/romaamor

Nuovo blog, verde speranza

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 Eccomi, con un bel vestito verde da me tagliato e cucito, in festa per l'apertura del mio nuovo blog, che ha il mio nome e cognome, e che sarà il mio diario d'altri tempi, un librino del cuore, nel lume acceso. Domani  si comincia. Avanti!