Nel Paese di Tuttoalcontrario

La foto è di Tanizergh

Nel Paese di Tuttoalcontrario, dove si dormiva di giorno e si viveva di notte, accendendo tutte le luci per poi far corteo di protesta per gli sprechi energetici, viveva una bambina di nome Utopia Rosa. Anche lei, la mattina andava a letto, (ma faticava ad addormentarsi) e la notte a scuola, in piscina, a studiare il diano (era la lingua di moda a Tuttoalcontrario) e poi dai nonni (ma non quelli del sangue, nonono, quelli scelti dai suoi genitori) e  poi anche a lezione di "cavalca il maiale", che era lo sport nazionale a Tuttoalcontrario.

Un mattino presto (ma in diano si chiamava notte) Utopia Rosa, che non riusciva a dormire, mise un piccolo piede sul pavimento e fece due passetti nella casa addormentata. Nelle case di Tuttoalcontrario (che erano in grattacieli altissimi e senza finestre) non c'erano scale, solo ascensori che di giorno (notte per loro) venivano disabilitati dall'Autorità.

Ma quel giorno (notte per loro), per la disattenzione di un Guardingo, Utopia Rosa riuscì a prendere l'apparecchio e pigiando il bottone si trovò all'aperto. Il sole, una moneta d'oro, splendeva nel cielo turchino che lo abbracciava tutto come fa una mamma con il suo bambino (ma non a Tuttoalcontrario dove l'abbraccio era vietato per evitare il Contagio). Una dolce brezza giocava con i fiori che, alla luce, oh come erano diversi da i loro gemelli notturni!

Utopia Rosa, senza le scarpe con luce incorporata che usava nella sua piccola vita di tutti i giorni, sentì l'erba bagnata di rugiada pizzicarle le dita, sentì, nel silenzio, il canto degli uccellini, che salutavano la bellezza del giorno appena nato. Camminò, camminò finché al limitare del bosco (vietato l'ingresso a causa di lupi, orsi, linci e serpenti che lo abitavano oramai da decenni) si fermò a raccogliere un sassolino bianco, levigato dall'acqua del fiume. Lo mise in tasca e tornò sui suoi passi verso casa.

Non dormì niente quel giorno (notte per loro) Utopia Rosa. Quando la notte prese il posto del giorno con i suoi panni scuri ed il velo della luna in faccia, al risveglio dei suoi genitori (che non erano, in realtà, i veri genitori perché a Tuttoilcontrario le mamme si scambiavano i bebè al ghiribizzo del gusto loro), Utopia Rosa, con il sassolino bianco della verità stretto nel pugno, si addormentò e non ci fu verso di svegliarla...

Commenti

Post popolari in questo blog

Un mondo nuovo

Dormi Cecilia ha girato la prima boa