Franco, Erskine ed io

https://www.nuovaeditriceberti.it/libri-nuova-editrice-berti/narrativa/lenigma-delle-sabbie/



Ero giovane, sui vent’anni, quando, via una cugina alla lontana, conobbi Franco Scaglia, allora giornalista Rai e poi scrittore di successo. Mi commissionò la traduzione della prima spy story mai scritta che si intitola “L’Enigma delle sabbie” e l’autore un irlandese di nome Erskine Childers. Precisa, alla scadenza gli presentai le pagine tradotte ben filologiche e fedeli all’originale, in stile borbonico ottocentesco, per capirci. Sedemmo uno di fronte all’altro per qualche minuto nel salotto profumato della sua bella casa ai Prati di Castello. lesse tenendo a pinza tra pollice e indice qualche aqquattro, poi lo vidi (e scolorii): stracciava il mio dattiloscritto (non c’erano ancora i computer e avevo battuto tutto sulla mia Olympia Olivetti dono di mio padre per il mio diciottesimo compleanno…).

“Mmmma – balbettai.

E lui, guardandomi diritto nelle pupille mie basite: "Forse non hai capito. Non devi tradurlo,  Benedetta, devi riscriverlo daccapo in stile hard boiled”.

Ecco quindi come nacque la mia traduzione, sì infedele, del libro che fu pubblicato da Bariletti editore e non so come è andato o se ha venduto qualche copia. So soltanto che, molti anni dopo, la mia traduzione è stata ricomprata (in modo rocambolesco) dalla Nuova editrice Berti e qui il link in allegato.

La vicenda di Carruthers tra le isole Frisone è niente male e tra un insabbiamento e l’altro naviga la Dulcibella col suo carico di enigmi (delle sabbie appunto), ma anche la sua prima traduzione italiana, cioè la storia che vi ho raccontato, è stata a modo suo un piccolo giallo e per me un bel ricordo…

 

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