Folgorazioni, i miei sedici anni

 


Bambina, seria, tra tanti fratelli che mi ignoravano, osservavo il mondo e tra me, silente e ostinata, ripetevo: "Non è così" quando mia madre mi diceva è così e cosà e devi far questo e quello e quell'altro. Lo facevo, ubbidiente, certo, ma dentro sapevo, non so dire perché, che un giorno avrei trovato la piccola strada che conduceva alla verità. E' per questo, credo, che iniziai a scrivere. Le parole, sirene di luce, squadravano la pagina buia in cui mi muovevo, mi aiutavano a sgarbugliare le apparenze,  a dar aria al pasticcio di cui sono fatti i nodi del mondo.

Scrissi il mio primo racconto a sedici anni e si intitolava "Riti di passaggio".  Fu scartato da Marcello Baraghini quando, io già di  ventisei anni, pescò tra i miei tanti, brevi scritti quelli che avrebbero formato "L'ingegnere e altri racconti" diventato poi un Millelire con la sua Stampa alternativa. Caro Marcello, quanti ricordi, quante parole ripetute, e noi ridenti, dal tuo merlo indiano...

"Riti di passaggio" ebbe la sua rivincita arrivando al secondo posto in un concorso chiamato Folgorazioni. A questo link troverete il piccolo volume dove ha trovato casa quel mio racconto del giurassico. Già allora,  s'accendevano  in me i lumini  e le lucciole che dovevan diventare vampe e fuochi...

https://www.amazon.it/Folgorazioni-migliori-racconti-concorso-letterario/dp/8889385839

Commenti

Post popolari in questo blog

Romaamor, quando arriverà?

Un mondo nuovo