Veneranda Pinacoteca Ambrosiana, un pomeriggio di marzo

Giro sotto una pioggerella marzolina a piazza Cordusio in cerca della pinacoteca ambrosiana e scopro, con sgomento, che, interrogati numero cinque milanesi, non sanno neppure dove sia e mi indicano chi la chiesa di San Tommaso, chi certe stradine dalle parti del Piccolo Teatro come la mia meta. Macché! Alla fine, decisa, chiedo a un bancarellante che, gentile, mi conduce: "prima a sinistra, prima a destra". Oh bontà delle bontà, eccomi alla gran pinacoteca milanese dove mi perdo tra tanti capolavori e alcuni li ho fotografati. E tante stupende Madonnine che erano del cardinale Federigo Borromeo, che ha donato a Milano la sua collezione di bellezza e poi pittoreschi lavori fiamminghi tra cui un topolino con le rose...

Io qui, per non esser noiosa a tirar liste di nomi e cognomi, vorrei presentarvi i dettagli buffi e particolari, che danno sugo all'opera, mostrandola nella nudità del quotidiano, piccole cose che ho notato e che vi regalo con le mie foto che qui sono allegate.

Ora attenti, pronti e via. Cominciamo con questa adorazione dei Magi che vede un dolcissimo venerando (come la pinacoteca che è Veneranda) Re baciare il piedino del Bambino. Ma lì davanti, oh che cosa c'è? Lo vedete anche voi il cagnolino che alza la zampetta per fare i bisognini suoi?

Spostiamoci più avanti per ammirare, in questo quadro bellissimo il coro musicale degli angioletti sulle nubi, mentre due uccelli appollaiati sui tetti fanno i casi loro.  La scena si vede e, gli angeli lassù forse non li vedono tutti, ma ci sono... Avanti, dunque e troviamo
qui Lucifero, il diavolaccio tentatore, ritratto in forma di ranocchio, disteso a ventre in su, caduto, perduto, vinto,  e su di lui, bellissima, si staglia la figura in mantello sanguigno di San Michele Arcangelo, il principe delle milizie celesti.
Avanti un altro poco per ammirare i tanti quadri di Brughel che sono davvero una festa per la vista e non basterebbero dieci giorni per vedere tutto quello che ha dipinto. Qui vi faccio ammirare Adamo ed Eva nell'Eden primigenio, prima e dopo la caduta...
Infine, prima di chiudere, una curiosità, andando a zonzetto, di palo in frasca: ecco i guanti che Napoleone portava durante la tragica sconfitta a Waterloo
Ecco fatto, passo e chiudo e con una riverenza vado a preparare il desinare.







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