Professoressa Pia
Ricordo che assegnò a ognuna di noi un personaggio dei Promessi Sposi e quando leggevamo in classe il Manzoni erano voci incrociate e tutto più vivo. Io ero Fra Cristoforo e ne andavo (e vado) fierissima perché di tutto il romanzo, ancora adesso, è il mio personaggio preferito. Anche se disputa il podio con un personaggino minore di nome Bettina (come mi chiamava mio padre) che, in un capitolo, corre a rompicollo a far da messaggera ed è amica di Menico, campione di rimbalzello...
Dalla Pia imparai a prendere per così dire le vie traverse della letteratura che poi donarono inchiostro fine e versicolori alla mia penna. Studiavamo sì Giosué Carducci e Giacomo Leopardi, ma a lei piacevano i crepuscolari e quindi ci donò qualche bella poesia di Sergio Corazzini, che mi piaceva sì e no, ma che fu porta d'ingresso per altri scrittori dell'Ottocento che erano stati obliati, nascosti, umiliati dallo spietato Francesco De Sanctis e che io ebbi la gioia di leggere nelle loro pagine vive, nel colorito periodare, nelle pennellate che tratteggiano i personaggi moderni anche se vissuti due secoli orsono.
Qui qualche nome, messi a vanvera, così come capita e tutti ve li consiglio: Renato Fucini, Camillo Boito, Emilio De Marchi. Ognuno di loro, e li ringrazio un per uno, mi ha insegnato la sua arte e tutti li conservo nel mio cuore come si fa con i buoni maestri (compresa la Pia).
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