Erre moscia e piume nere
In ricordo di B.G. che è stato generoso con me, ma io non l'ho capito...
In un Paese lontano, lontano, chiamato Pantasilandia, viveva un bambino di nome Ildebrando. I capelli li aveva biondi, gli occhi celesti ed era bello e perfetto se non fosse che non sapeva dire la erre come i suoi fratelli maggiori che, infatti, lo mettevano in mezzo e dai a prenderlo in giro.
"La evve non sevve!", diceva Ildebvando e pestava i piedi. La mamma, paziente gli faceva da scuola: Errrrrrre, errre. Ma lui: "Evvvve evvve". Un sospiro, addio.
Un giorno del mese di dicembre (appena iniziato anche qui in italia) Ildebrando senza erre se ne andava tranquillo per la sua strada con il saccoccio della scuola sulle spalle quando incontrò un signorone in mantello e sulla testa portava un gran cappello con un valzer di piume nere.
"Neve", esclamò Ildebrando.
E quegli: Oh dove la vedi cotesta neve, fanciullo?".
Ma Ildebrando: "Neve, neve!".
Com'è come non è, d'un tratto cominciò a fioccar la neve. E prima timidamente e poi come tante lacrime dei cori celesti riuniti.
Fu tanta la sorpresa del gran signore (che era il plenipotenziario maggiore di Pantasilandia) che volle accompagnare Ildebrando a scuola.
Potete immaginare che gran figurone fece il nostro piccolo Ildebrando quando arrivò da Madamina Morret, che era la direttrice della scuola minore di Pantasilandia. La scuola minore, detto fatto, fu dichiarata Maggiore dal Plenipotenziario e tutti i fanciulli, e anche i fratelli maggiori di Ildebrando, dovettero mettersi in tante file ordinate e gridare: "Viva il Plenipotenziario, viva Ildebrando".
Ildebrando senza erre era diventato un piccolo eroe e tutti a Pantasilandia da quel giorno in poi cancellarono la erre, tanto antipatica, dal vocabolario.
Buon inizio di dicembre a tutti!
Qui sotto la copertina del libro che Igino Giordani, focolarino, scrittore (credo ci sia un procedimento per la sua beatificazione,) ha dedicato ai suoi tre piccoli figli. Io ogni tanto lo rileggo, ma solo a piccoli assaggi e bocconi, perché, alla lettura di seguito, c'è il rischio di fare indigestione di zucchero e di miele, ma alcuni brani sono davvero spassosi e divertentissimi...
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