Un sassolino di nome Marigold
Dopo Polly arrivò in punta di piedi nella mia vita ancora verde e di giunco Marigold. Anche lei, come Polly, aveva delle sorelline, o meglio una soprattutto, molto più famosa e si chiamava Anna, sì Anna dai capelli rossi. Ma per me di allora, durante le estati incantate a Cala Girgolu, Anna dai capelli rossi non era nessuno. Tutta mia, anzi un pezzo di me, era invece Marigold che viveva anche lei vicina al mare in una grande casa sull'isola di Prince Edward in Canada.
Le sue piccole grandi storie erano le mie di tutti i giorni. Lei, come anche io, aveva una famiglia grande fatta di nonne, nonne bis, zie, cugini. Era figlia unica però mentre io avevo tre fratelli e una sorella. E purtuttavia, nel mio minimondo, ero sola a cercare qualcosa che ancora solo luccicava nelle lontananze e che mi chiamava a sé con un voce d'oro. Nel mondo fantastico di Marigold ritrovavo in qualche modo bizzarro la mia ricerca inconsapevole, innocente.
Lessi e rilessi il libro, l'unico che avevo in Sardegna, e non sapevo, ma così fu, che Marigold era stato il mio secondo sassolino. A onor del vero ce ne fu anche un terzo e qui ora lo aggiungo proprio in fondo a questo post che in pochi leggeranno, ma va bene così.
Il terzo sassolino fu Elisa della fiaba di Andersen, "I cigni selvatico" e l'appuntamento è per il prossimo post che sarà ritagliato intorno all'Elisa, dolcissima, e ai suoi dodici fratelli trasformati di giorno in cigno...

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