Bookabook e io seconda puntata

Piccola jana sarda (ne verranno altre più avanti...)

Va bene, mi dico, proviamo con questa casa editrice giovane giovane, che (come si capisce dal nome bookabook, ossia, in traduzione, prenota un libro), pubblicherà lo scritto solo se esso, solo soletto, navigando nel mare magnum dell'editoria italiana, troverà almeno duecento lettori pronti a pagarlo anzitempo, ovvero parecchi mesi prima di riceverlo a casa. Una scommessa, un credo, fiducia in chi scrive. E duecento non sono pochi in Italia dove i lettori si contano sulla punta delle dita e sono sempre gli stessi, annegati dalle nuove uscite...

Detto fatto, so tutto, le istruzioni sono chiare anche se tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Dopo aver fatto il mio buon labor limae a "Cuoresardo", compilo la scheda e pigio "enter". Via, nell'etere e già "Cuoresardo" è un poco meno mio. Dopo solo due giorni, se non ricordo male, mi arriva la prima notizia che decifro come positiva, in quanto mi si dice che la redazione sta valutando quanto ho inviato. Infatti, il mio terzo occhio ben temperato, ha visto bene. Passano, mi pare cinque giorni, e "Cuoreardo" è già un gradino in su. Ha superato il primo esame, quello redazionale, e ora s'appresta al secondo gradino, lo scoglio lettori, arduo per una come me, cioè la raccolta delle prenotazioni, detto il "crowd funding" (200 copie in 100 giorni), perché, in speranza rosa, ci si augura che sia proprio una folla a far da corteggio a "Cuoresardo".

Così non è, ovviamente, ed è davvero difficile, almeno per me, raccogliere le adesioni (e il pagamento) che a volte arrivano inaspettate e da molti sconosciuti, altre volte dopo qualche innocente insistenza con amici e conoscenti. Impossibile non snasare il cerchio che, sul sito, offre i numeri e le percentuali, colorandosi ian piani di verde...

Io, social media, non ne ho molti e quelli che ho sono gestiti come può farlo una signora che non è nata certo col cellulare in mano, in compenso però scrivo su vari siti - Stilum Curiae, Il Nuovo Arengario, Storie di territori - e qualche lettore che attende i miei pezzi c'è (Deo gratias) e quindi, evviva, in qualche mese raggiungo e supero (di poco) l'obiettivo delle 200 prenotazioni. Sono 208, mi pare di ricordare.

Come avrete notato non ho usato il plurale nel lavoro di crowd funding perché bookabook, a parte qualche nota teorica, non fa molto di concreto e in effetti, più avanti, capisco anche il perché e di questo parlerò nella prossima puntata... Ora corro a vestirmi, mentre glorioso splende un paolo d'oro in cielo che già ricopre d'oro la baia, incendiando il mare.

Commenti

Post popolari in questo blog

Un mondo nuovo

Dormi Cecilia ha girato la prima boa