Bookabook e io, prima puntata...
Tutto inizia con il mio blog "Storie tragicomiche della mia infanzia" (ora chiuso) e con un messaggio di Fabio, libraio, che, dopo aver scorso, divertito, qualche post, mi scrive: "Benedetta, devi farne un libro!". Penso, ha ragione, perché no? E scrivo, scrivo, scrivo, come faccio io cioè a briglia libera, il cuore in ciondolo tra le pagine. In pochi mesi, seguendo il consiglio di Fabio, sono nati così prima "Cuoresardo" e poi "Romaamor". Pronti, al calduccio, sereni nelle loro culle, stavano i miei due libriccini, ma presto, fatti grandi, eccoli smaniosi di andarsene per la loro strada, di abbandonar la casa avita, di non essere più miei...
Dovevo trovare il modo. Ma come? Non sapevo come fare per pubblicarli! Ero da dieci anni sani fuori da ogni contesto lavorativo (dopo la lunga conversione) e perduto amici e conoscenti, ai tempi assai numerosi, che lavoravano nel mare magnum dell'editoria. Sursum corda, Benedetta, e avanti. Provo a mandare il manoscritto a qualche conoscente che forse neppure mi ricorda più... Niente da fare, silenzi e no grazie. Va bene, mi dico, coraggio e avanti.
Decido dopo qualche mese di rifiuti di far da sola, a modo mio, come di solito faccio nel ritagliare i miei spazi rosa nel buio fitto del mondo. Passo qualche giorno a gironzolare tra siti e sitini, mando mail a questo e a quell'editore e poi un giorno incontro "Bookabook" e... fine prima puntata, si ricomincia domani (forse) o si vedrà.

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