Tre libri e un mercatino
In biblioteca, ogni settimana, prendo i libri che mi consiglia la mia amica Piera, che è anima dello scrigno librario di Porto San Paolo. Ed ecco i tre che ho preso in prestito martedì scorso. Allora, il primo che ho letto è stato "Il cuore selvatico del ginepro" di Vanessa Roggeri. Una storia d'altri tempi, di quando, in Sardegna, le femmine di troppo venivano bollate come "cogas" e destinate alla morte. Non sono riuscita a finirlo anche se mi aveva incuriosita. Il secondo, di Salvatore Mannuzzu, scrittore arcinoto nell'isola, mi ha lasciata freddina per la scrittura anodina e per l'argomento, per me, poco interessante. Resta il terzo, Giovanni Tolu di Enrico Costa, scrittore di rango dell'Ottocento sardo. E' la storia, raccontata in prima persona, del bandito omonimo. Uno stile elementare, una storia di incomprensione e di violenza. Non granché (molto meglio "La bella di Cabras" che avevo preso qualche tempo fa), ma ben racconta gli usi e i costumi sardi di quei tempi: le feste campestri nelle chiese di campagna (dove si dormiva nelle "combussias"), tra allegria, funzioni religiose e banchi di dolciumi (il torrone!). E poi colpisce il fatto che, il nostro Giovanni cerca di guarire tutto quanto attraverso un esorcismo per togliere le "legature". Allora tutti i preti erano esorcisti e le legature, credo io, ci sono eccome...
Ridente fa da madrina ai tre libri una bambolina in costume che ho comperato nel mercatino Pagano di Milano, dove, ogni domenica, c'è sempre qualcosina da comprare.
Commenti
Posta un commento